Chikungunya: precauzioni per l’odontoiatra

Chikungunya: precauzioni per l’odontoiatra

 

Incubazione

In relazione ai recenti focolai di Chikungunya in Italia e Francia, il periodo di incubazione per Chikungunya è ridotto, 4-7 giorni, ma può estendersi a 1-12 giorni2-4. La trasmissione è ematica tramite vettore (zanzare Aedes).

Sintomi e cura

I sintomi tipici di Chikungunya, sono febbre alta e dolori alle articolazioni, che limitano i movimenti delle persone infettate, oltre a dolori muscolari e alla testa.

Nel caso di Chikungunya, non esistono trattamenti antivirali specifici e le cure si focalizzano principalmente nell’alleviare i sintomi.

Sicurezza occupazionale

Per quanto riguarda la sicurezza occupazionale, nel D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81, gli agenti infettivi di Chikungunya sono classificati nel gruppo 3 ed indicati con doppio asterisco. Quindi “possono comportare un rischio di infezione limitato perché normalmente non sono veicolati dall’aria”.

Non è nota la dose infettante, ma non possiamo escludere la presenza ematica del virus in pazienti odontoiatrici inconsapevoli durante la fase di incubazione (ricordiamoci che sono state sospese anche le donazioni di sangue in alcune zone a rischio del Lazio).

Fortunatamente, i toga virus, responsabili di Chikungunya, sono molto suscettibili alle procedure di disinfezione e sterilizzazione, essendo virus lipofili, come HIV, herpes, epatite B (vedi grafico)5.

Grafico

Precauzioni

I focolai di Chikungunya ci devono ricordare che dobbiamo applicare SEMPRE le precauzioni standard6,7:

  • Per qualsiasi cura dentale

  • In tutte le strutture odontoiatriche anche se organizzate in modo diverso (studio privato, clinica dentale, catena low cost…)

  • Per qualsiasi paziente a prescindere:

– dalla diagnosi nota per una specifica malattia infettiva

– dal suo stato infettivo (acuto, cronico, portatore sano…).

Le precauzioni standard sono:

  • Igiene delle mani

  • Uso dei D.P.I.

  • Igiene respiratoria

  • Sicurezza da taglienti, pungenti e loro smaltimento

  • Procedure di iniezioni sicure

  • Uso di strumenti sterili

  • Pulizia e disinfezione delle superfici ambientali

  • Pulizia e disinfezione dell’acqua del riunito

Rivalutiamo le procedure adottate e facciamo particolare attenzione a:

Referenze

1) Smith KF et al. J. R. Soc. Interface 2014, 11: 20140950

2) www.epicentro.iss.it/

3) ecdc.europa.eu/

4) ecdc.europa.eu/

5) www.canada.ca/en/

6) Guidelines for sterilization and disinfection in healthcare facilities.2008.C.D.C.

7) Summary of Infection Prevention Practices in Dental Settings: Basic Expectations for Safe Care. C.D.C. 2016

Laureata in Scienze Biologiche e specializzata in Biochimica e Chimica Clinica. La sua attività scientifica più recente riguarda ricerche su cellule staminali e procedure di sterilizzazione di dispositivi complessi ad esse destinate. Attualmente svolge la sua attività principale in campo odontoiatrico con particolare interesse al processo di ricondizionamento dei dispositivi medici riutilizzabili, procedure e prodotti di disinfezione per superfici ad alto contatto clinico e per il circuito idrico del riunito. Svolge attività didattica destinata al personale odontoiatrico.