FOTOGRAFIA al servizio dell’Odontoiatria: i princìpi dell’illuminazione

1. La semplicità nell’illuminazione è una delle caratteristiche più importanti. Non dimentichiamoci mai che in natura esiste un solo punto luce, per cui, usare vari illuminatori potrebbe provocare un effetto poco realistico. Il numero ideale delle luci di un set sarà sempre il minimo indispensabile.

2. Cercare di lavorare in ambienti poco illuminati, per vedere meglio l’effetto dell’illuminazione che stiamo creando, passo dopo passo.

3. Avere sempre l’abitudine di creare il set con cura, attenzione e con un’operazione alla volta, partendo sempre dalla luce principale.

4. Sistemare la luce di schiarita dall’alto verso il basso cercando di non far mai sovrapporre le ombre della luce principale con quelle della luce di schiarita.

5. La luce di schiarita dovrà essere una luce morbida (ombrello o bank).

6. Nel dubbio, è sempre meglio schiarire maggiormente le ombre piuttosto che poco perché così facendo ci troveremo ad elaborare un file con più dettagli.

7. Maggiore è la distanza tra soggetto e sorgente luminosa, minore sarà la potenza e maggiore sarà la durezza dell’ombra.

8. A prescindere dal numero di luci utilizzato, l’impressione finale dovrà essere quello di una sola fonte d’illuminazione con una sola ombra ben controllata.

9. Dove sia possibile, meglio allontanare il soggetto dallo sfondo, per evitare la formazione di ombre sgradevoli ed una maggiore tridimensionalità.

10. Evitare di direzionare la luce principale dal basso verso l’alto per via della sua innaturalezza.

Estratto dal libro “ILLUMINAZIONI. Teoria e pratica delle tecniche di illuminazione in fotografia” – Piero Principi

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