Sistemi ingrandenti in odontoiatria: Galileiano VS Prismatico

Sistemi ingrandenti in odontoiatria: Galileiano VS Prismatico


Sui vantaggi e svantaggi nell’utilizzo dei diversi sistemi ingrandenti e sulle caratteristiche che ne determinano la scelta c’è ancora parecchia confusione. Vorrei, anche basandomi sulla mia esperienza, mettere a fuoco (non c’era termine migliore visto l’argomento) le differenze e darvi qualche indicazioni utile per scegliere il sistema più adatto, se ritenete che questo strumento possa alzare la qualità delle vostre prestazioni: io penso di sì!

Come funziona un sistema galileiano

Nei sistemi galileiani una lente multipla positiva viene usata come obiettivo e una negativa come oculare, utilizzando lenti forti con distanze focali corte è possibile arrivare a ingrandimenti di 2-3X.
Da un punto di vista clinico il sistema galileiano trova la sua principale indicazione in tutte le prestazioni dove occorre avere un ampio campo visivo senza andare troppo nel dettaglio di un ingrandimento molto elevato.

Come funziona un sistema prismatico

Il sistema prismatico o kepleriano è un sistema più complesso costruito con prismi a riflessione totale in cui le riflessioni totali interne deviano e allungano il percorso della luce come un sistema di specchi.
Questo sistema è particolarmente indicato per quelle prestazioni dove occorre un maggiore ingrandimento con un dettaglio più definito e un campo visivo più ridotto.

Montature

Entrambi i sistemi possono essere montati sia su occhiali che su montature a caschetto. I  sistemi galileiani per il loro minor peso e ingombro si prediligono su una montatura a occhiale, più pratica e meno invasiva, mentre per i sistemi prismatici viene consigliato l’utilizzo su caschetto che distribuisce meglio pesi e ingombri maggiori e risulta più preciso e stabile nella pratica di utilizzo.

Su entrambi i sistemi è possibile installare un’illuminazione a led leggeri o potenti, che ne aumenta così l’efficacia e il risultato finale della prestazione.

Dunque se pensate di acquistare un sistema ingrandente vi troverete a dover decidere su 3 questioni fondamentali:

1) Su misura o universale?

  • Su misura: il prodotto viene sviluppato su misura per l’operatore, è quindi necessaria una visita oculistica. Questo iniziale vantaggio (non occorre indossare i propri occhiali sotto al sistema) nel tempo, col modificarsi delle capacità visive del soggetto, porterà inevitabilmente a dover riadattare/rifare il prodotto.

  • Universale: non è prevista alcuna visita oculistica e il sistema può essere utilizzato anche da operatori diversi nello stesso ambiente di lavoro.

2) Quale distanza di lavoro?

La distanza di lavoro è la corretta distanza che l’operatore dovrebbe tenere, misurata dall’occhio al cavo orale del paziente. Una scelta corretta garantisce che nel tempo l’utilizzo del sistema non crei patologie legate al lavoro (postura del rachide cervicale).

La scelta è strettamente correlata alla struttura fisica dell’utilizzatore, ma genericamente l’indicazione più corretta è quella di tenere una distanza di lavoro maggiore o tale da avere una postura il più eretta possibile.

Spesso si tende erroneamente a scegliere un sistema di ingrandimento più per il valore dell’ingrandimento che non per la corretta postura (distanza di lavoro).

3) Che tipo di ingrandimento è più adeguato al mio modo di lavorare?

La scelta tra i vari sistemi ingrandenti dipende da preferenze soggettive dell’utilizzatore (comfort, peso, facilità di regolazione) e dal tipo di prestazione che condiziona la scelta della profondità di campo e degli ingrandimenti.

Se si intende vedere un’area grande quanto un quadrante o maggiore, il sistema di ingrandimento più appropriato è un sistema galileiano da 2 – 2,5x montato su soluzione fissa su misura (occhiale) o su sistemi universali (regolabili).

I sistemi prismatici sono prevalentemente montati su caschetto e vengono utilizzati per procedure di routine con un ingrandimento medio di 3 – 3,5 – 4x, questa soluzione permette di vedere un sestante o un numero minore di denti e di ottenere una buona precisione. Per prestazioni di maggior precisione sono utilizzati sistemi a 4 – 4,5 – 5x, nei quali si riduce il campo visivo ma si aumenta il dettaglio/ingrandimento del particolare.

Se si vuole superare questi valori di ingrandimento occorre orientarsi su un tipo di strumento più complesso che comporta una parabola di apprendimento più lunga: il microscopio operativo 8/20x.

Ecco uno schema comparativo fra i due sistemi.

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Utilizzare un sistema prismatico/galileiano riduce il rischio di anomalie dell’accomodazione* poiché attraverso la lente l’occhio guarda un oggetto posto all’infinito e riceve raggi luminosi paralleli, si trova quindi in condizione di riposo, in assenza di accomodazione. Unica raccomandazione per prevenire anomalie consiste nel regolare correttamente la distanza interpupillare e il grado di convergenza per mantenere in equilibrio la muscolatura estrinseca e intrinseca (esterna e interna) dell’occhio.

*Meccanismo autonomo dell’apparato visivo (attuato attraverso l’aumento della curvatura della superficie anteriore del cristallino tramite il muscolo ciliare) che permette di creare sulla retina immagini a fuoco di oggetti posti a diversa distanza rispetto al punto remoto o infinito nella visione emmetrope (senza anomalie di rifrazione).

Fonte: “Lavorare con i telescopi ingrandenti” di F. Montagna, F. Dal Pont – Odontoiatria Amici di Brugg

Lavora in Dental Trey dal 1982 dove ha maturato grandissima esperienza e conoscenza dei prodotti. Per molti anni ha seguito le attività commerciali in sede a stretto contatto con molti Opinion Leader. Questo gli ha permesso di acquisire alte conoscenze tecniche. Attualmente ricopre il ruolo di Responsabile Commerciale coordinando i responsabili di area del centro e nord ovest Italia in stretta collaborazione con il Direttore Commerciale.
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