Negli ultimi anni, la medicina estetica ha conosciuto una crescente popolarità, non solo tra i pazienti, ma anche tra i professionisti del settore sanitario. Gli Odontoiatri, grazie alla loro formazione approfondita sull'anatomia del volto e alla loro esperienza clinica, si trovano in una posizione ideale per espandere le loro competenze e offrire trattamenti di Medicina Estetica ai loro pazienti. Tuttavia, per farlo in modo sicuro ed efficace, è fondamentale investire nella formazione specifica di natura clinica e aggiornarsi su temi di natura extra clinica, come quelli assicurativi, organizzativi, normativi, autorizzativi e fiscali.
Soprattutto le normative fiscali rappresentano un aspetto cruciale ed è indispensabile che gli Odontoiatri le conoscano, in modo tale da gestire con efficacia l'inserimento della Medicina Estetica del volto nello Studio.
Prestazioni come il rimodellamento delle labbra e del volto con acido ialuronico labbra, le miomodulazioni con tossina botulinica e altre procedure simili, sono diventate parte integrante dell'offerta odontoiatrica. Tuttavia, la questione dell'applicazione dell'IVA su queste prestazioni solleva interrogativi importanti.
In Italia, l'Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) è regolata da normative specifiche che distinguono tra prestazioni sanitarie esenti e quelle soggette ad IVA.
Le prestazioni odontoiatriche tradizionali, come le cure dentali, sono esenti da IVA, in quanto sono considerate servizi di salute. Tuttavia, quando un Odontoiatra offre anche prestazioni di medicina estetica del volto, la situazione cambia. Queste prestazioni, che hanno una forte componente estetica e non necessariamente terapeutica, sono generalmente soggette all'aliquota IVA ordinaria, che attualmente è del 22%.
Esistono delle eccezioni, specialmente quando le prestazioni di medicina estetica sono giustificate da motivi clinici. Ad esempio, se un trattamento estetico è necessario per la riabilitazione funzionale del paziente o per correggere difetti congeniti o post-traumatici, potrebbe essere considerato un servizio sanitario e quindi esente da IVA. Tuttavia, è fondamentale che il professionista documenti adeguatamente la giustificazione clinica per evitare contestazioni da parte dell'Agenzia delle Entrate.
Per gli odontoiatri che offrono prestazioni di medicina estetica, è cruciale avere una chiara comprensione delle norme IVA applicabili. Erronee interpretazioni possono portare a sanzioni fiscali e problematiche legali. Pertanto, è consigliabile consultare un professionista esperto in materia fiscale o un consulente legale per garantire una corretta applicazione delle normative.
L'integrazione della medicina estetica nel campo dell'odontoiatria rappresenta un'opportunità significativa per i professionisti, ma comporta anche delle responsabilità in termini di compliance fiscale. La corretta applicazione dell'IVA sulle prestazioni di medicina estetica del volto è un aspetto fondamentale che deve essere affrontato con attenzione, per garantire sia la soddisfazione del paziente che la correttezza della fiscalità.
Nel Webinar del 7 maggio "Dall'organizzazione alla fiscalità in medicina estetica odontoiatrica: norme, autorizzazioni e aspetti fiscali" il prof. Antonio Guida, Presidente nazionale SIMEO (Associazione Italiana di Medicina Estetica Odontoiatrica) affronterà questi temi in modo chiaro e sintetico, con la partecipazione del prof. Michele Cassetta, Presidente Emilia Romagna SIMEO e Co-Founder, con Giulia Cassetta, della Scuola MEO Academy.
