Oggi più che mai, la gamma diopzioni per la pianificazione e realizzazione dei restauri indiretti è enorme. Dal momento in cui il paziente arriva in studio, il dentista deve considerare numerosi aspetti prima di decidere il piano di trattamento.
Tutti i dentisti sanno che non esistono due casi uguali e dunque è importante, nella pianificazione delle cure, adottare un approccio che tiene in considerazione la scelta di restauri indiretti, il tipo di materiale con cui vengono realizzati e il tipo di preparazione più adatti alla situazione clinica.
Idealmente, la scelta dovrebbe ricadere su un prodotto e un protocollo di utilizzo atto a garantire:
Adesionealla preparazione sia essa dentina, smalto o supporto implantare
Adesione alla protesi in funzione del tipo di materiale utilizzato
Semplicità di utilizzo
Spessore ridotto per garantire precisione
Eccesso facilmente individuabile e rimovibile
Stabilità sotto le sollecitazioni masticatorie
Ritenzione adeguata
Sigillo marginale
Cosa Offre il Mercato?
I materiali oggi a disposizione del clinico sono veramente tanti, ma possono riassumersi schematicamente nella immagine qui sopra.
Abbiamo, quindi, dal tradizionale ossido di zinco, ai vetroionomeri convenzionali o modificati, fino ai più recenti cementi resina adesivi e autoadesivi.
Ogni tipologia si differenzia per composizione, protocollo di utilizzo e indicazioni. A complicare le cose nella scelta del giusto prodotto, anche una ampia gamma di materiali da restauro, quali compositi, disilicato di litio, ceramica feldspatica, zirconia e altri ancora.
In base a quanto fin qui esposto dunque, la domanda da porsi è: “Esiste una regola per scegliere il cemento più adatto?”.
Prima di cercare una risposta, proviamo innanzitutto ad elencare vantaggi e svantaggi delle diverse merceologie.
PRO
Non necessita di sistema adesivo separato
Sufficientemente estetico
Normalmente venduto con l’opzione dell’indurimento duale
Spessore del film ridotto
Buoni valori di adesione
Buon sigillo marginale
CONTRO
Necessita di campo asciutto
Non rilascia fluoro
PRO
Molto Estetico, normalmente disponibile in un’ampia gamma di colori
Alti valori di adesione
Spessore del film ridotto
Buon sigillo marginale
CONTRO
Necessita di sistema adesivo separato
Necessita di campo asciutto
PRO
Adesione chimica alla struttura dentaria, in particolare sulla dentina
Non necessita di sistema adesivo separato
Lavorabile in campo umido
Buoni valori di adesione
Buon sigillo marginale
CONTRO
Disponibile in poche varianti di colore
PRO
Adesione chimica alla dentina
Non necessita di sistema adesivo separato
Lavorabile in campo umido
Economico
CONTRO
Discreti valori di adesione
Normalmente disponibile in una sola variante di colore
PRO
Disponibile con o senza eugenolo
Facile da rimuovere
Economico
CONTRO
Scarso sigillo marginale
Film spesso, rischio di rialzi articolari
Fin qui le caratteristiche dei vari materiali; altra cosa importante da tenere in considerazione però è il tipo di situazione clinica in cui ci si trova ad operare. La superficie ritentiva che offre un moncone su un molare è cosa ben diversa dalla preparazione di una faccetta su un incisivo. Oltre ai tipi di sollecitazioni, anche la natura della struttura dentale esposta è differente; prevalentemente dentina sul molare, smalto nel caso della faccetta. Possibilità più o meno agevole nel controllo dell’umidità, esigenza estetica di grado differente, paziente con scarsa igiene, restauri di differenti materiali ognuno dei quali può richiedere trattamenti specifici di superficie, sono altri fattori che vanno ad aggiungersi alla complessità della finalizzazione del restauro.
Per concludere.
Non esiste una regola certa per scegliere il giusto cemento. Discernere tra le varie situazioni cliniche rimane la regola d’oro, consapevoli però che la tecnologia ha reso i cementi ad uso odontoiatrico progressivamente più performanti e di più semplice impiego clinico.
Procedure di cementazione semplici e “convenzionali”, magari basate sull’impiego di vetroionomeri moderni, sono da ritenersi valide ed affidabili, mentre le più moderne tecniche adesive abbinando all’aspetto meccanico anche legami chimici tra le superfici di contatto, garantiscono affidabilità e longevità al restauro realizzato con i più attuali materiali protesici.
Danilo Cerrato – Sales Team & Mkt Manager presso GC. Lavora in GC Italia dal 1998 e si è occupato sia di vendite che di prodotto. Ha studiato Leadership and Management c/o LIUC – Carlo Cattaneo.