Microscopio in un’altra Ottica

Microscopio in un’altra Ottica

Subito pensai che fossero degli esibizionisti e poi tutto quel marchingegno in testa chissà quanto pesava. In fin dei conti ancora frequentavo l’ambiente universitario e nessuno dei miei professori indossava nulla del genere anzi usavamo poco anche un vecchio microscopio Leica relegato in un angolo che guardavamo con timore reverenziale. Non era male: motorizzato, luce alogena ma abbastanza potente; peccato che pesasse come un carro armato quando lo spostavi grazie allo stativo grande un metro quadrato, mille frizioni da regolare e poi attenzione alla fibra ottica esterna quando lo ripiegavi, bastava guardarla che sembrava volesse spezzarsi.

Quei colleghi furono dei pionieri illuminati, l’equazione era semplice: più VEDI e meglio LAVORI.

Oggi nessuno di noi si sognerebbe di lavorare in bocca senza sistemi ingrandenti e non importa se prismatici o galileiani, se montati su caschetto o su montature leggerissime in titanio. Importa vederci e vederci chiaro. In questo ultimo decennio si sono moltiplicate le aziende che producono sistemi ingrandenti consce che il business odontoiatrico si fosse aperto. Ma se “più vedi e meglio lavori” cosa dovrebbe essere allora il lavorare con un microscopio che ti fa vedere fino a 30X? Eppure se tutti siamo d’accordo che sia uno strumento utilissimo la sua diffusione oggi è ancora un affare per pochi.

Siamo d’accordo sui difetti: costa parecchio, è difficile lavorarci, può essere ingombrante.

Siamo d’accordo anche sui pregi: si vede meglio e grande quanto vuoi, la luce è coassiale e non ci sono coni d’ombra, ti fa mantenere una postura corretta mentre lavori.

Detta così la bilancia non pende né da una parte né dall’altra e così il microscopio resta un vezzo per appassionati dell’apice come me ed i miei amici endodontisti.

Però pensando a quei dentisti pionieri mi viene da pensare che sarebbe un peccato vedere il mio Zeiss OPMI PROergo coperto da un telo per la maggior parte della settimana usandolo solo per la endodonzia. Così decido di sforzarmi e mettere da parte i miei galileiani ormai vissuti per sostituirli completamente con il microscopio. Dalla prima visita in poi il paziente deve vedere il microscopio sopra di se. Inizialmente nel paziente c’è stupore poi via via diventa uno strumento familiare anzi quasi gradevole perché permette di mantenere una certa distanza tra operatore e paziente limitando così la sgradevole sensazione di essere cavalcati dal dentista.

Mi si apre un nuovo mondo, una nuova odontoiatria. Scopro che la mia prima visita risulta essere molto più accurata: si vedono molte più carie, infiltrazioni marginali, problemi parodontali…Soprattutto a vederli bene, grazie al sistema video, è il paziente sul maxi schermo che ha davanti agli occhi. Finalmente con il paziente il piano di trattamento viene visto, valutato e spiegato non solo su base radiografica ma anche fotografica. Una foto vale più di mille parole.

La comunicazione con il paziente risulta essere molto più immediata perché non solo sente la nostra spiegazione ma vede uno “status fotografico” della sua bocca e capisce.  A volte mi sembra di essere una maestra dei miei figli che fa lezione con la LIM! La “qualità percepita” dal paziente è notevolmente superiore rispetto ad altri tipi di visite tanto che il tasso di accettazione dei preventivi è altissimo. Ma anche la qualità del mio operato è migliorata in tutto proprio per merito di quel postulato “SE VEDO MEGLIO LAVORO MEGLIO”

Facendo solo alcuni esempi:

  • nelle sedute di IGIENE si vede bene lo stato di salute delle gengive; si riesce spesso a vedere il tartaro dentro alle tasche parodontali e rimuoverlo meglio

  • in CONSERVATIVA la rimozione della carie diventa maniacale perché togli anche l’ultimo puntino di dentina rammollita

  • in ENDODONZIA a parte lavori specifici per l’endodontista come la rimozione di strumenti fratturati o il recupero di false strade o la chiusura di perforazioni iatrogene la vera utilità per il dentista generico è un più facile reperimento dei canali. Il quarto canale dei molari superiori e le calcificazioni non saranno più un problema.

La cosa che più mi ha colpito è l’altissima frequenza di incrinature e crack dentinali riscontrata da quando uso il microscopio. Questo spiega perché tanti denti vadano incontro ad insuccessi inaspettati.

  • In CHIRURGIA e soprattutto in CHIRURGIA ENDODONTICA si può essere meno invasivi garantendo una migliore compliance del paziente nel post-operatorio

  • in PROTESI si possono limare i denti con una precisione assoluta in accordo con tutte le più recenti metodiche di preparazione.

Quindi bisogna concepire il microscopio non più come uno strumento occasionale, come potrebbe essere un laser o un sistema piezoelettrico, ma il nostro alleato inseparabile.Grazie al sistema video fotografico si può documentare in un attimo tutto il nostro lavoro soprattutto nel caso si verificassero delle “sorprese” in corso d’opera.

Ecco che una carie piccola interprossimale sul dente vicino non preventivata o il salvataggio di denti al limite che il paziente assolutamente non vuole togliere una volta documentati non sono più un problema. Purtroppo viviamo in un periodo dove il contenzioso medico legale è dietro l’angolo, i pazienti spesso vengono istigati contro noi medici da persone che medici non sono. Dalla mia esperienza come Consulente Tecnico di Parte ho imparato che chi documenta di più il suo buon operato vince ed in questo il microscopio non ha concorrenti perché ti permette di scattare in qualsiasi momento senza interrompere il lavoro. Anche il paziente stesso se assiste in “diretta video” alla sua seduta ha una maggiore consapevolezza della complessità del nostro lavoro ed è favorevolmente ben disposto nei nostri confronti.

Lavorare al microscopio come se avessimo un paio di occhiali implica una certa difficoltà e la famosa curva di apprendimento esiste e può variare da poche settimane a qualche mese. Inevitabilmente avremo un rallentamento dei nostri tempi di lavoro ed un reset dei nostri automatismi e posizioni, ma il trucco è non cedere alla tentazione di staccarsi dagli oculari per riprendere gli occhialini o il caschetto.

Giorno dopo giorno vedremo i miglioramenti e i benefici fino a tornare alla nostra normale routine. Per questo bisogna cominciare a vedere il microscopio in un’altra ottica, uno strumento non solo utile ma fondamentale per la nostra pratica quotidiana.

 
Novembre 1999 - Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria c/o Università degli Studi di Padova con votazione 108/110. Dicembre 1999 - Abilitazione in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università degli Studi di Padova con votazione 58/60. Iscritto all’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Padova iscrizione n° 1133. Maggio 2000 - 134° Corso per Allievi Ufficiali Medici alla Scuola di Sanità Militare Roma-Cecchignola. Agosto 2000 - nomina a SottoTenente Odontoiatra di Complemento dell’Esercito ed assegnazione al reparto di Odontostomatologia dell’ospedale Militare di Milano “Loris Annibaldi”. Settembre 2001 - Inizio Attività Libero professionale come consulente per l’Endodonzia in diversi studi del Veneto. Dal 2002 Socio ordinario SIE (Società Italiana in Endodonzia). A.A. 2004/2005 - Professore a Contratto per il Corso di Perfezionamento in Endodonzia c/o Clinica Odontoiatrica dell’Università di Padova. A.A. 2005/2006 - Professore a contratto per il Corso di Perfezionamento in Endodonzia c/o Clinica Odontoiatrica dell’Università di Padova. A.A. 2006/2007 - Professore a Contratto per il Master in Endodonzia c/o Clinica Odontoiatrica dell’Università di Padova. Dal 2007 al 2014 Contratto di Tutor per l’attività clinica c/o Master in Endodonzia - Clinica Odontoiatrica dell’Università di Padova. Dal 2007 collaborazione professionale come Endodontista Senior c/o DENTISTI VIGNATO – Studio Dentistico Vicenza. Dal 2009 collaborazione professionale come Endodontista Senior c/o CENTRO MEDICO VESALIO – Studio Prof. Finotti Padova. Maggio 2019 Relatore Ufficiale per Carl Zeiss ad EXPODENTAL 2019 – Rimini. Attualmente esercita l’Odontoiatria in Microscopia con Zeiss PRO Ergo c/o CENTRO DENTALE VENETO (Schio – VI).
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