Nel tuo studio odontoiatrico si gioca la partita cartaceo VS digitale

Nel tuo studio odontoiatrico si gioca la partita cartaceo VS digitale

Oggi possiamo sostituire tutto il nostro vecchio archivio cartaceo fatto di faldoni e cartelline con un archivio digitale che mantiene lo stesso valore fiscale e legale.

In Italia questo è stato possibile già dal 2004 (Decreto del 23 gennaio 2004 del Ministero dell’Economia e delle Finanze) però, nella pratica, una normativa ai tempi ancora acerba e i costi non proprio economici dei sistemi hanno limitato i vantaggi alle grandi aziende con numeri importanti  di documenti. Ma finalmente a giugno dell’anno scorso (DM 17 giugno 2014) le notevoli semplificazioni normative e il progressivo perfezionamento dei sistemi di archiviazione  documentale ha reso terribilmente conveniente abbandonare la carta e digitalizzare qualsiasi documento.

Vediamo allora su quali campi si gioca la partita cartaceo VS digitale:

  • Spazio

La carta occupa molto spazio, anche in un piccolo ufficio ci possono essere scaffali, ripiani e cassetti occupati da fatture e libri contabili: pensate a quanto spazio sprecato in studio che potrebbe essere impiegato in modo migliore! Qualsiasi tipo di computer occupa sicuramente meno spazio, ed oggi è possibile gestire un archivio digitale anche da tablet e smarthphone.

  • Semplicità

I documenti cartacei hanno dalla loro una (falsa!) percezione di comodità e facilità d’uso, in effetti si stampa il documento, lo si mette “via” e il gioco è fatto…

Salvo poi l’esigenza di ritrovare quel foglio tra faldoni e cartelle, qui la conservazione digitale mostra i muscoli permettendo di trovare immediatamente il giusto documento tra migliaia di altri, inoltre è già digitale, quindi pronto per essere inoltrato via e-mail, nessun bisogno di scanner o fax.

Pensate ai vostri pazienti che magari vi chiedono quella ricevuta o quella anamnesi: sarete in grado di fornirla immediatamente con evidente risparmio di tempo e darete una immagine moderna ed efficiente del vostro studio.

E, già che ci siamo, eliminiamo anche (quasi) tutte le stampe e i relativi costi: il ciclo di vita di un documento (una fattura o una bolla ad esempio), può essere completamente digitale.

È vero che anni fa c’erano programmi complessi e per nulla intuitivi che hanno contribuito a frenare l’adozione del digitale, ma finalmente queste tecnologie sono mature.

  • Sicurezza

La carta non ha bisogno di manutenzione e, a meno di cataclismi (incendi/inondazioni ecc.), è certamente durevole.

Un computer di contro può essere soggetto a diversi problemi  ed è buona norma fare copie di sicurezza (CD o dischi esterni…), senza contare l’obsolescenza tecnologica che impone più o meno frequenti cambi della macchina.

Negli ultimi anni però è esploso il fenomeno del cloud computing, in 2 parole “servizi informatici erogati da siti remoti”.

La conservazione digitale è un esempio di applicazione perfetta per il cloud: zero costi iniziali e solo un prevedibile canone annuo fisso,  documenti salvati in datacenter a prova di catastrofe (e nessun bisogno di fare backup finalmente!), accesso a qualunque ora da qualunque dispositivo in qualunque luogo.

Ecco che i vostri documenti diventano indipendenti dalla sorte delle vostre macchine! Si rompe il PC? Non è più un dramma, se ne prende un altro e in 2 minuti riaccederete a tutti i vostri documenti in cloud.

Un vantaggio non trascurabile lo si ha anche nel caso di dover mostrare i documenti (mettiamo il caso di un controllo): i sistemi di conservazione in cloud contemplano una modalità di esibizione, quindi basterà fornire al pubblico ufficiale un account e questi avrà accesso direttamente dal suo ufficio ai soli documenti richiesti.

Ancora qualche considerazione:

Il 31 marzo di quest’anno (2015) le pubbliche amministrazioni sono partite definitivamente con la fatturazione elettronica e questo farà sicuramente da volano per una  adozione del digitale più estesa anche tra privati: si parla addirittura del 2020 come una possibile data di fatturazione elettronica obbligatoria tra imprese.

Meglio quindi cavalcare il cambiamento con calma e consapevolezza che subirlo tra qualche anno.

Chi scrive da tempo digitalizza non solo i documenti aziendali ma anche tutte le scartoffie personali come bollette, contratti e qualsiasi cosa meriti di essere conservata, per questo esistono servizi cloud gratuiti molto sicuri ed efficienti, sicuramente più dei cassetti casalinghi (…) Gdrive, Dropbox tra i nomi più famosi.

Fonti

  1. Conservazione sostitutiva documenti fiscali. Il Decreto Ministeriale del 17 giugno 2014, è entrato in vigore il 27 giugno 2014 (data di pubblicazione sulla gazzetta ufficiale). Da questa data vengono abrogate le disposizioni contenute nel precedente Decreto.
  2.  Sinekarta 
  3.  Agenda Digitale
  4.  Facile dire conserviamo i documenti, ma quali documenti? – Sinekarta
  5.  I vantaggi della conservazione sostitutiva dei documenti – Slideshare
  6.  Conservazione sostitutiva: tre motivi per utilizzarla- Colombo Pratiche
In Dental Trey dal 2001, riveste il ruolo di responsabile del supporto informatico alla forza vendita e ne cura costantemente formazione e aggiornamento tecnologico. Dal 2005 si occupa della gestione documentale e archiviazione sostitutiva legale e delle policy di sicurezza informatica e privacy aziendali.
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