Il giovane paziente maschio, di 26 anni di età, si presenta alla nostra osservazione per dolore dentario. Nello specifico sintomatologia pulpitica a carico d’elemento dentario 3.6. In questo quadrante alla lesione cariosa principale legata al 3.6, si associa anche una lesione di dimensioni minori a carico dell’elemento dentario 3.7, nella sua compagine mesiale.
Da un’anamnesi generale il paziente non presenta problemi di salute generale e il piano di trattamento consisterà nella gestione endodontica dell’elemento dentario 3.6 e nelle cure conservative del suddetto dente (intarsio overlay su margine rilocato) e restauro diretto sull’elemento dentario 3.7.

1. Radiografia iniziale che evidenzia la grossa lesione cariosa a carico dell’aspetto mesiale che comporta un'inevitabile infiammazione dell’endodonto. La carie “radiografica” lascia inoltre sospettare un coinvolgimento profondo del parodonto.

2. Isolamento del campo operatorio attraverso diga di gomma.

3. Apertura della cavità, detersione completa del tessuto carioso e rifinitura dei margini, pulpotomia e controllo del sanguinamento intra-canalare.
4. Posizionamento di una matrice customizzata priva di raggi di curvatura con l’obiettivo di rilocare il margine cavitario (conditio sine qua non: cavità completamente pulita, matrice che chiude il gradino cervicale e ne determina un corretto profilo di emergenza).
5. Creazione definitiva della parete in composito così da aver un corretto box per la raccolta dei fluidi canalari e garantire così un buon trattamento endodontico.

6. Preparazione per overlay dell’elemento dentario 3.6 dopo aver terminato il trattamento endodontico, dopo aver eseguito il buld up e dopo aver gestito il restauro distale all’elemento dentario 3.7, attraverso una tecnica a mano libera (COMPOSITO BRILLIANT EverGlow BODY A2)

7. Visione vestibolare della preparazione creata su piani inclinati e su preparazione a 90° in base alle necessità cliniche.

8. L’impronta è stata presa attraverso tecnologia digitale e nelle immagini è presente il modello stampato che evidenzia la preparazione.

9. L’impronta è stata presa attraverso tecnologia digitale e nelle immagini è presente il modello stampato associato al manufatto protesico in composito altamente caricato (materiale BRILLIANT CRIOS COLTENE, COLORE A2, PERSONALIZZAZIONE DI FORME E COLORE)

10. Particolare del lavoro odontotecnico che evidenzia la buona modellazione occlusale in linea con le anatomie del quadrante.
11. Prova. Intarsio appoggiato dopo il posizionamento della diga.

12. Prova. Completa discesa dell’intarsio e verifica della precisione.

13. Cementazione attraverso composto riscaldato previe procedure adesive fronte restauro e fronte preparazione.

14. Cementazione avvenuta per mezzo di composito riscaldato.

15. Particolare occlusale del composito fresato ma che viene successivamente e manualmente personalizzato da un abile odontotecnico per marcare i solchi con apposite frese e successivamente viene pitturato superficialmente.

16. Cementazione avvenuta e diga smontata. Aspetto occlusale.

17. Controllo occlusale.

18. Radiografia finale che evidenzia come, nonostante il margine fosse profondo è stato comunque possibile isolarlo, detergerlo e inserire una matrice da rilocazione con certa chiusura e profilo. Spesso è indispensabile che questa procedura sia eseguita per prima cosa, così dà creare sin da subito un’area di contatto indispensabile per non avere movimenti dell’elemento dentario e fornire contestualmente un corretto bacino per gli irriganti endodontici.
Chiusura cervicale, corretto profilo di emergenza e area di contatto nella corretta geolocalizzazione.