Nella moderna odontoiatria si richiedono sempre di più trattamenti minimamente invasivi in ormai tutte le branche, per garantire nel tempo una miglior sopravvivenza degli elementi dentari.
Anche in Endodonzia, l’evoluzione dei materiali e delle tecniche ha permesso di poter andare a rimuovere dentina dove serve, preservando struttura dentale sana ma soprattutto decentrando l’idea da canale endodontico “tronco-conico”, dovuta all’impronta dello strumento utilizzato, a “spazio endodontico anatomico”, cioè trattando la reale anatomia dell’elemento. Questo cambio di prospettiva ha permesso di andare a trattare il canale non solamente in direzione apico-coronale ma anche in direzione mesio-distale e vestibolo-linguale/palatale.
CASO CLINICO
La paziente si presenta alla mia attenzione in ottica di effettuare un ripristino estetico e funzionale dell’arcata superiore.
Data la presenza di numerose ricostruzioni e un allineamento incongruo degli elementi superiori, nonché un’occlusione da compensare in base agli antagonisti, si decide di trattare il gruppo frontale per poter correggere gli assi protesici (caso ancora in terapia).
Analizzando la RX si nota come lo spazio endodontico all’interno dell’elemento sia ristretto e per questo motivo ho scelto un approccio più cauto e conservativo dato anche il trattamento protesico che dovrà subire l’elemento successivamente.
In questo tipo di situazioni cliniche, in fase iniziale e dopo aver determinato la lunghezza di lavoro con un k-file 08, pongo la mia fiducia negli strumenti FKG® Scoutrace di misura 10.02, 15.02 e 20.02 che mi permettono di “aprire la strada”, consentendomi di eseguire un glidepath in modo tale che la punta degli strumenti successivi (gli strumenti da sagomatura) riducano la percentuale dell’indesiderato “taper lock” (blocco della punta dello strumento mentre procede nel canale e successiva frattura dello strumento per torsione).
Dopo questa fase iniziale di apertura del sistema canalare, ho provveduto a rettificare l’accesso con punte ultrasoniche CAVI 3DF VDW®.
A questo punto ho optato per un sistema di sagomatura estremamente “anatomico”, gli strumenti XP ENDO SHAPER e FINISHER con il seguente protocollo:
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lavaggio con ipoclorito 5.25%
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Riscaldamento a 180°C della soluzione di ipoclorito 5,25% con punta XF/F del sistema Elements Free Kerr®
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3-5 movimenti apico-coronali con lo strumento XP ENDO SHAPER (non importa arrivare subito alla lunghezza di lavoro)
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Lavaggio con ipoclorito 5.25%
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Altri 3-5 movimenti apici-coronali (se con i suddetti non sono arrivato in apice)
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Lavaggio con ipoclorito 5,25% e attivazione irriganti con inserto Eddy VDW®
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Riscaldamento a 180°C della soluzione di ipoclorito 5,25% con punta XF/F del sistema Elements Free Kerr®
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Inserimento nel sistema endodontico (dove è presente ipoclorito 5,25%) dello strumento XP ENDO FINISHER a velocità pari o superiore a 1000 rpm, riportando una misura -1 rispetto alla lunghezza di lavoro precedentemente stimata. In questo caso lo strumento viene azionato con movimenti apico-coronali (7-8 mm di escursione) per almeno 30 secondi e successiva attivazione irriganti con inserto Eddy VDW®
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Lavaggio con acqua bidistillata
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Attivazione per almeno altri 30 secondi dello strumento FINISHER con EDTA 17% e successiva attivazione irriganti con inserto Eddy VDW®
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A questo punto la fase di sagomatura e rifinitura è ultimata e si può procedere con il gauging manuale (determinazione del diametro apicale) in vista della fase di otturazione finale.
Nella mia pratica clinica, ormai da diversi anni, ho scelto di affidare la mia fase di otturazione canalare alla tecnica monocono e al cemento bioceramico premiscelato BC Sealer BUSA®.
Una volta posizionato l’apposito puntale a circa 1/3 – 1/2 della lunghezza di lavoro, il materiale viene estruso e il puntale ritirato verso coronale. A questo punto, si “sporca” con il cemento bioceramico anche il cono di guttaperca, che viene posizionato all’interno del canale a lunghezza di lavoro e agitato con tecnica “pumping” in modo che il cemento possa ulteriormente defluire nello spazio endodontico. Si taglia il cono stesso all’imbocco con punta M del sistema Elements Free Kerr®.