La diagnosi delle lesioni interprossimali è spesso la più complessa, e può indurre a volte il clinico a dubitare. Data la loro posizione e la non sempre buona visibilità, soprattutto nelle fasi iniziali, è preferibile associare all’esame obiettivo degli esami strumentali.
L’esecuzione di una radiografia bite-wing costituisce [...] il gold standard degli esami diagnostici per l’esame delle lesioni cariose interprossimali. Nel complesso, l’esame clinico radiografico garantisce alta specificità, ma sensibilità più bassa nella diagnosi di lesioni cariose interprossimali in fase precoce, come riportato dalla revisione sistematica di Schwendicke, che dimostra comunque buoni risultati quando l’esame clinico viene accoppiato all’uso delle radiografie endorali di tipo bite-wing, specificamente indicate nella diagnosi di lesioni di questo tipo.
Tuttavia, non è sempre possibile esporre il paziente a esami radiografici. Basti pensare anche a situazioni comuni come una donna in gravidanza, o un soggetto poco collaborante con l’utilizzo dei centratori, o ancora un paziente che si e già sottoposto a diversi esami radiografici e si vorrebbe limitare un’ulteriore esposizione.
Uno strumento diagnostico complementare valido e molto efficace in questi casi sono gli strumenti di transilluminazione.
Numerosi studi in vitro e in vivo hanno affrontato l’accuratezza della transilluminazione con emissione di fasci luminosi a lunghezze d’onda comprese tra 700-1.700 nm per rilevare lesioni primarie occlusali e prossimali, suggerendo che la transilluminazione è adatta per rilevare precocemente lesioni cariose. [...] la transilluminazione, a una lunghezza d’onda di 1.310 nm, è appropriata per rilevare le lesioni cariose secondarie intorno ai restauri in composito.
Scarica un estratto del primo capitolo del libro "Black&White. Protocolli clinici multidisciplinari di cariologia, sbiancamento e trattamento delle discromie dentali” - Dr Federico Emiliani, Dr Roberto Turrini.