“Buongiorno dott.ssa non trovo scritto sulle indicazioni del’ICX da lei raccomandato, se ci sono problemi qualora il paziente lo deglutisca. saluti Monica”
Posso tranquillamente dire che ICX non è pericoloso per i pazienti e gli operatori, né per il riunito.
Ma che cos’è ICX?
ICX è un prodotto raccomandato da A-dec per prevenire la contaminazione microbica del circuito idrico nel riunito odontoiatrico A-dec. Si tratta di pastiglie effervescenti da sciogliere nell’acqua del serbatoio ausiliario in base alle indicazioni fornite dal produttore.
Le informazioni relative alla “sicurezza” di ICX (n° registrazione EPA 79662-1) si trovano nella scheda di sicurezza e nel documento tecnico forniti da A-dec1,2,3.
ICX non è pericoloso per i pazienti e gli operatori, considerando:
A. che la concentrazione degli ingredienti (percarbonato di sodio, nitrato di argento e tensioattivi cationici) nella soluzione è molto bassa
B. i dati degli effetti tossicologici sia per ingestione, inalazione e contatto cutaneo (in base alla sezione 11 della scheda di sicurezza USA v 16/04/2015)
C. che non dà sensibilizzazione cutanea
D. non contiene prodotti carcinogenici
E. non si ritiene che causi mutazioni delle cellule riproduttive o abbia tossicità per la riproduzione… quindi non rientrerebbe nella black list dei disinfettanti per le ASO in maternità.
Una precisazione per il punto B: un ratto, un modello sperimentale riconosciuto simile all’uomo, per avere la tossicità acuta da ICX dovrebbe ingerire o avere assorbimento cutaneo maggiore di 5 g ICX per kg del suo peso.
Due considerazioni:
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La clorexidina ha una tossicità acuta più alta (circa 1,3-1,9 g/kg), eppure non ci poniamo il problema se un paziente la ingerisce.
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Consideriamo un bambino di 15 kg, per avere tossicità acuta dovrebbe ingerire 75 gr di ICX, che sarebbero contenuti in 750 litri di acqua del riunito o in 100 compresse di ICX (da 0,7L). Evenienza improbabile, ma per precauzione teniamo la scatola lontano dai bambini!
Un punto importante: è una buona precauzione che operatori e pazienti indossino sempre protezioni per gli occhi, poiché la soluzione di ICX ha il pH nell’intervallo 5,2-6,2 e solo l’utilizzo costante permetterebbe di contenere la carica batterica a livelli minimi (≤10 CFU/ml) 4. Durante l’attività odontoiatrica è frequente il rischio di schizzi negli occhi e la possibile irritazione oculare o contaminazione microbica, da prevenire con l’utilizzo di occhiali o schermi certificati EN166.
Ricordiamoci di seguire le indicazioni del fabbricante durante la preparazione della soluzione di ICX e di usare tutti i D.P.I. idonei.
Da sottolineare inoltre:
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È in assoluto il sistema più pratico perché è sufficiente immettere una pastiglia nel serbatoio dell’acqua prima di riempirlo: non occorre dosare, miscelare o sporcarsi.
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È uno dei sistemi più economici.
Referenze
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Scheda di sicurezza ICX
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Pagina A-dec ICX
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Manuale d’uso ICX
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McDowell JW et al. A simulated-use evaluation of a strategy for preventing biofilm formation in dental unit waterline. JADA 2004, 135, 799-805